Un nome ed una sigla da leggenda , una linea splendida , un motore 8 cilindri V .
Soprassiedo a tutte le polemiche sulla rivalità con la Ferrari su cui sono stati versati fiumi di inchiostro , montagne di pagine e chiacchiere a non finire . Tengo solo illustrare della gioia e dell’onore nell’avere frequentato, collaudato e corso a fine anni ’80 con questa magnifica vettura per gentile concessione del proprietario l’amico Bruno Zambelli di cui godevo e godo la fiducia.
L’esemplare in questione telaio 1042 è l’unico importato in Italia nel 1965 nella versione competizione dalla Scuderia Brescia Corse , dopo avere corso nelle più importanti gare del “Campionato Mondiale Marche”è passato di mano diverse volte .
Con un posto di guida anatomico e comodo la vettura aveva un comportamento molto scorbutico, nelle curve a stretto raggio tendeva girasi , scivolava troppo col retrotreno era quindi necessario uscire di curva accelerando con molta circospezione , il motore morbido ed elastico non metteva soggezione con un largo utilizzo perdonava possibili errori..
Dopo un collaudo all’Autodromo di Imola il difetto si accentuava specialmente alla curva della Tosa, per risolvere il problema l’inarrivabile tecnico Gianni Reggiani di Nonantola operò un profondo intervento sulle sospensioni posteriori e le cose cambiarono completamente, la 1042 diventò facile e prevedibile.
Se è vero che l’automobile è femmina questa auto era ed è come una splendida ed affascinante signora ……L’ho collaudata negli autodromi di Misano, Imola, Varano de Melegari, Mugello, Monza con l’assetto Reggiani potevo permettermi anche qualche confidenza che la 1042 lo permetteva.
Comunque l’esperienza di corsa che ricordo con emozione fu al partecipazione alla cronoscalata “Cividale Castelmonte (UD) grande bagno di folla entusiasta e dove vinsi avevo la vettura top con poca concorrenza . A fine gara un ragazzino più o meno quattordicenne come Paolo mio figlio che mi accompagnava mi chiese se poteva aprire lo sportello , gli risposi che poteva salire al posto di guida, poi all’atto di scendere in folle a motore spento nuovamente verso la partenza lo feci salire come passeggero assieme a Paolo.
In fondo la poca discesa non permetteva di continuare in folle e dovetti avviare il motore , questo ragazzino ebbe un forte sussulto ed all’arrivo scese emozionato e mi desse :” Grazie questo è stato il più bel giorno della mia vita” anch’io rimasi lusingato.
Ma la 1042 mi ha riservato ancora una emozione , erano passati 10 anni dalle prove , mi recai sempre in compagnia di mio figlio a Modena per assistere alle verifiche della gara per autostoriche “100 Ore Classic , c’era iscritta una GT 40 rossa con una riga longitudinale bianca , dissi a Paolo ” Quella Ford mi chiama è lei è la 1042 lo avverto da piccoli particolari, ma va la papà è rossa la nostra era azzurra.
Ho avvicinato la signora che stava accudendo all’applicazione dei numeri e le chiedo in modo approssimativo (non conosco l’inglese) il numero di telaio, Paolo si è allontanato per evitare una possibile Fantozziana figuraccia, la signora ” ten forty tree” hai visto papà , poi la signora mi richiama no no “ten forty two” = 1042 era effettivamente lei.. Gongolavo il giorno successivo durante la gara ad un controllo orario omaggiai il pilota proprietario delle copie di documenti che avevo ancora .
E qui finisce la mia storia con questa splendida signora telaio 1042